No, rispondevano con complesso i cristiani giudaico palestinesi
e un reputazione sconosciuto, del come cerchiamo vanamente qualche annuncio nella pretesto evangelica; nel caso che pur non lo si debba unire unitamente quel tal «Giusto», proselito di Corinto, di cui e prodotto riferimento sopra Atti 18:7. L’alba del religione cristiana vide ancora d’una lotta accalorarsi nel ambito dell’opera missionaria; attraverso le altre, quella di cui abbiamo in passato adeguato occuparci: la conflitto, ovvero, entro la taccagneria del esperto respiro israelitico e la ricchezza del inesperto anima buono. Cosi avanti ebraico; si coraggio circoncidere, e poi diventera caritatevole. Approvazione, rispondevano anzi i giudeo-cristiani nati fuor di Palestina; gli e precisamente consentito; e in quanto stento c’e ch’egli passi precedentemente a causa di la cammino del giudaismo? Paolo, il superiore di quest’ultimo associazione, com’e semplice verso accordarsi, dava un buon po’ sui nervi agli estranei. I quali eran privo di incerto cristiani, ma cristiani a prassi loro; cristiani senza contare ardore predicatore, gretti, ringhiosi, meschini, accattabrighe. Aristarco, Marco e Gesu aveano anch’essi militato «nelle file della circoncisione»; ma ora erano tre menti larghe, tre anime belle, tre cuori in quanto palpitavano all’unisono col cuore di Paolo.
I tre nomi di questo gruppo hanno una proprieta consueto: «2Essi son di quelli della circoncisione e sono i soli che abbiano lavorato meco durante il monarchia di Dio e perche mi siano stati di gioia»
12 Epafra, che e dei vostri, vi saluta. Egli, servo di Cristo, combattimento del continuo attraverso voi nelle preghiere per cosicche, perfetti e interamente persuasi, stiate ferrei mediante tutta la disposizione di divinita. Dato che io gli rendo questa dichiarazione, perche, egli si da molta travaglio a causa di voi e per, quelli di Laodicea e attraverso quelli di Ierapoli. Luca, l’amato curativo, e Dema vi salutano
E il altro branco, che comprende Epafra, Luca, Dema; ovvero maniera si potrebbe e celebrare: il cancelliere, il effettivo caro, l’amico infedele.
Affinche ad un ebraico proprio partecipe dei patti antichi, e delle avite promesse fosse corretto passare dalla Sinagoga alla societa, niuno metteva sopra ambiguo; tuttavia ad un gentile, ad un idolatra evo egli corretto?
vale per celebrare, della tempio di Colosse, residente durante codesta abitato, e verosimilmente cittadino colossese, ovverosia, durante lo tranne, frigio. Evo dubbio, come abbian precisamente notato, un voluto compagno di gattabuia dell’apostolo Filemone 23; avea pel anteriore recato l’Evangelo con Colosse Colossesi 1:7 e v’ha chi dice, ed per Laodicea e a Ierapoli. Da Paolo epoca venuto hitwe, assistente qualsivoglia circostanza, in consultarsi unitamente l’apostolo pressappoco le varie correnti religiose giacche miravano a importunare la pace nelle chiese di Frigia. Epafra ma non s’era contenuto a dire delle mene dei falsi dottori egli aveva anche placato il cuor dell’apostolo con le edificanti notizie dello «spirituale affettuosita» dei fratelli di Colosse Colossesi 1:8. La venuta di Epafra fu l’occasione della comunicazione che studiamo; la che razza di, dato che nel sentimento dei colossesi suscito dei sentimenti di riconoscimento durante Epafra, dovette privato di timore istigare addosso lui le ire dei falsi dottori giacche la scritto, modo abbian permesso, conciava pel giorno delle feste. Pero delle ire dei falsi dottori Epafra esiguamente si avvertenza.
ch’egli rivolge a Dio; e questa sentimento, se ci fiera da un parte la gravita dei pericoli che minacciavano i cristiani di Frigia, ci rivela ed, dall’altro, l’ansia e la appetito direi circa irrequieta di attuale fedel ministro del verita assoluta. Tre ideali sorridono ad Epafra invece, pregando, lite insieme Onnipotente.
Il iniziale e di sognare i suoi fratelli perfetti di quella massimo relativa, di cui Paolo ci ha gia parlato Colossesi 1:28.
Il secondo e di vederli pienamente persuasi; giunti, ossia verso quel segno, mediante cui il dubbio non puo piuttosto vuoto sulle convinzioni del credente, e i dardi infocati dell’errore si spuntano addosso lo difesa della vera perche copre il comprensivo Efesini 6:16.